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Vinitaly, la Sicilia presenta a Verona le sue eccellenze
di Annalisa Ciprì

Vinitaly è la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino, si tratta di un salone Internazionale dei vini e dei distillati che si tiene ogni anno a Verona, da 1967.

Si estende per oltre 95 000 m², conta più di 4 000 espositori l’anno e registra circa 150 000 visitatori per edizione, raccogliendo produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader. In questa 55esima edizione la Sicilia andrà in scena con ben 141 aziende vitivinicole. L’interesse per il vino siciliano all’estero è in crescente aumento e vengono premiati quelli distintivi, di fascia medio alta, espressioni di territori che sanno parlare di se stessi.

I DATI

Negli ultimi 30 anni la Sicilia è diventata un brand di altissimo valore, distinguendosi per il patrimonio di vitigni autoctoni. Dal Nero d’Avola al Grillo, passando per Nerello Mascalese e Nocera, sino alla Malvasia delle Lipari e al Moscato di Alessandria.

Bere vino siciliano significa esplorare un territorio dalla storia millenaria e in continua evoluzione. Biodiversità e sostenibilità sono i driver di cambiamento che esaltano identità territoriale e riconoscibilità dei prodotti sui mercati esteri. La crescente produzione di bollicine è la novità più interessante della Sicilia del vino.

Nel 2022 sono stati prodotti e imbottigliati 9.975 ettolitri di spumante, sia DOC che IGT. A tale quantitativo bisogna aggiungere il volume degli spumanti generici che puntano solo sul marchio commerciale, non potendo fregiarsi di una denominazione o del riferimento varietale. Il trend è in assoluto crescente e la diminuzione del 2020 è dovuta agli effetti della pandemia. Le analisi del Report a cura dell’ODCC dell’IRVO stimano che le aziende siciliane produttrici di spumanti sono attualmente circa 80.

Le etichette prodotte nel 2022 sono 143, tra spumanti rosè (circa il 20%) e l’80% di spumanti bianchi ottenuti da uve a bacca bianca o nera vinificate in bianco. Metà sono ottenuti da metodo classico e il restante 50% da metodo charmat con fermentazione in autoclave. Nell’areale etneo si trovano molte cantine che utilizzano cultivar quali Nerello Mascalese, vinificato sia in rosato che in bianco, Carricante, Chardonnay e Pinot Nero.

Dal 2 al 5 Aprile tantissimi saranno gli eventi organizzati. Workshop, buyers club ed aree espositive speciali per promuovere il Made in Italy e far conoscere sul mercato le aziende emergenti, degustazioni e appuntamenti tematici organizzati da imprese e consorzi. Tutto questo a tema Sicilia.


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