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Siccità, Dipasquale (Pd): “La Sicilia a due anni dal flop dei trentuno progetti del Pnrr bocciati, chiede lo stato di emergenza”
di redazione siciliarurale

La Sicilia chiede lo stato di emergenza nazionale per la siccità che mette a rischio agricoltura e zootecnia: una situazione paradossale se si pensa che la richiesta arriva da un governo di destra in continuità con la Giunta precedente che si lasciò sfuggire la grande occasione del Pnrr facendosi bocciare 31 progetti, dal valore di 423 milioni di euro, che avrebbero potuto ammodernare il sistema idrico siciliano“. Lo afferma il deputato del Partito democratico all’Ars, Nello Dipasquale.

A distanza di due anni e mezzo da quella figuraccia, la Sicilia vive una crisi idrica senza precedenti e chiede al governo nazionale del suo stesso colore politico di non perdere tempo nell’esaminare la richiesta di stato di emergenzaricorda Dipasquale – L’auspicio è che Roma accolga il grido d’allarme dell’Isola ma non possiamo fare a meno di evidenziare quanto l’inefficienza di questa destra sia dannosa per i cittadini e le aziende. Quei fondi Pnrr avrebbero consentito l’aumento della capacità delle dighe siciliane, dove spesso l’acqua viene sprecata in assenza delle autorizzazioni necessarie per gli invasi, e avrebbero assicurato la manutenzione a una rete di distribuzione ormai in condizioni pessime – ancora DipasqualeL’ennesimo flop della destra che ora, con una buona dose di inutile orgoglio, mostra ai cittadini la richiesta di stato di emergenza come prova del suo impegno nella risoluzione del problema dimenticando però tutti i suoi imperdonabili ritardi“.

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