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Premi Pac più celeri, tra Viminale e Agea convenzione per gestire i certificati antimafia
di Angela Sciortino

certificati antimafia

(di Redazione) Tempi più celeri per l’erogazione dei premi comunitari. È quanto ci si attende in seguito alla firma della convenzione firmata dal ministero dell’Interno ed Agea per la gestione delle richieste dei certificati antimafia.

Dell’importante collaborazione tra i due enti dà notizia Confagricoltura che sottolinea come l’atto regoli le modalità operative-informatiche del collegamento tra la banca dati nazionale unica della documentazione antimafia ed il Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale, per la trasmissione di informazioni e documenti, in attuazione di quanto previsto dalla normativa nazionale ed europea in materia di certificazione antimafia.

Com’è noto, per combattere il pericoloso fenomeno delle infiltrazioni nel settore agroalimentare, nel nuovo codice antimafia è previsto che per chiunque usufruisca di fondi europei, a prescindere dal loro valore complessivo, è necessaria la certificazione prefettizia in sostituzione dell’autocertificazione antimafia che Agea richiedeva fino a due anni fa. I tempi lunghi richiesti dalle prefetture per l’emissione dei certificati antimafia hanno di fatto bloccato il pagamento dei premi per molte aziende agricole di medie e grandi dimensioni che sono andate in crisi di liquidità.

Per le aziende agricole più piccole il problema era stato già risolto con l’approvazione del Decreto Sicurezza. Nella norma, infatti, l’esonero dal certificato antimafia per aiuti Pac fino a 25mila euro è stato prorogato fino al 2020.

Il provvedimento era, dunque, molto atteso dalle imprese agricole. «I ministeri dell’Interno e delle Politiche agricole –sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti hanno accolto le nostre sollecitazioni a intervenire con tempestività dal momento che il ritardo nell’adempimento stava compromettendo l’ordinario flusso delle erogazioni europee per le imprese agricole di medie e grandi dimensioni, con riflessi negativi sulla loro gestione aziendale».

«Abbiamo sempre richiesto l’attivazione di procedure celeri per una gestione più efficiente e tempestiva degli adempimenti burocratici delle aziende e dei relativi accertamenti. Le imprese italiane – conclude il presidente di Confagricoltura – per essere competitive hanno necessità di confrontarsi ad armi pari con le altre aziende europee che possono beneficiare dei fondi prima di esse. Ci auguriamo che adesso le erogazioni dei premi Pac possano avviarsi con celerità e regolarità».

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