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Obbligo di vaccinazione contro il carbonchio ematico. Tre le province interessate
di Angela Sciortino

carbonchio ematico

(di Luigi Noto) Bovini, ovini, caprini, equini e suini allevati in alcuni comuni delle province di Messina, Catania ed Enna dovranno  essere vaccinati obbligatoriamente contro il carbonchio ematico.

Si tratta in totale di 6511 bovini, 4527 ovini, 1146 caprini, 7 equini, 506 suini allevati in alcune contrade dei comuni di Maniace, Bronte, Randazzo e Castiglione di Sicilia in provincia di Catania; Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, San Piero Patti, Librizzi e Montalbano Elicona in provincia di Messina; Assoro e Agira in provincia di Enna.

Il dettaglio delle contrade interessate a questo obbligo previsto dalle norme di polizia veterinaria si trova nel decreto dell’Assessore alla Salute del 13 febbraio scorso pubblicato sull’ultimo numero della Gazzetta Ufficiale della Regione.

Le zone circoscritte e descritte nel decreto fanno parte dei territori in cui nell’ultimo quinquennio sono stati accertati focolai della pericolosa zoonosi, nonché di quelli ritenuti a rischio.

Il trattamento immunizzante è obbligatorio anche per gli animali non vaccinati e introdotti in queste aree. A meno che non siano destinati direttamente al macello, gli animali devono essere vaccinati entro 15 giorni dalla loro introduzione nelle zone a rischio.

Insieme all’obbligo della profilassi immunizzante è vietato lo spostamento degli animali fuori dai territori se non vaccinati nei confronti del carbonchio ematico da almeno 21 giorni.

I trattamenti immunizzanti dovranno concludersi entro il 31 maggio dell’anno in corso per le aziende stanziali; entro il 31 ottobre sempre dell’anno corrente per gli animali introdotti nelle aree cosiddette a rischio.

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