Sicilia Rurale

Nuovo bando del Psr per l’agriturismo. Domande dal 20 settembre

(di Luigi Noto) Il secondo bando del Psr Sicilia 2014-2020 per sostenere le attività agrituristiche era atteso da tempo. Ora è sul sito del Psr, ma per qualcuno potrebbe tradursi in una delusione. Rispetto ad analogo bando dello scorso anno pubblicato a maggio 2017 e la cui graduatoria provvisoria è stata pubblicata di recente, è cambiato, infatti, il regime di aiuti che passa dal de minimis che vuole dire 75 per cento a fondo perduto per investimenti fino a 200 mila euro di investimento, al “regime di esenzione” che tradotto in soldoni significa 45 per cento di intervento a fondo perduto con un massimale di investimento ammissibile di un milione di euro.
A dare l’annuncio della nuova opportunità il presidente della regione Siciliana Nello Musumeci che ha dichiarato: «Vogliamo dare un’ulteriore boccata d’ossigeno al comparto turistico dell’agricoltura siciliana in crescita negli ultimi anni e incoraggiare i giovani a tornare nelle campagne e a mettere a profitto la loro creatività». La dotazione di questo bando è di 20 milioni di euro, un pò più bassa di quello che lo ha preceduto che ne aveva 25.
Con la misura 6.4.a riferita all’attività di agriturismo possono essere finanziate le attività agrituristiche, compresa la didattica, e attività di ristorazione, purché congiunta a quella di ospitalità. È inclusa anche la possibilità di sostenere i servizi per l’agriturismo relativi alla attività informativa, alle attività sportive, ricreative e culturali così come le attività relative al campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni anche mediante attivazione di servizi di e-commerce o l’utilizzo di nuovi strumenti digitali purché siano finalizzate al potenziamento dell’attività agrituristica; infine sono finanziabili anche le aziende e/o le fattorie didattiche.
Le domande potranno essere presentate on-line dal 20 settembre al 20 dicembre 2018.
Per l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera: «L’importanza fondamentale del bando risiede nella diversificazione dell’attività agricola, che da un lato accresce la redditività e la dimensione economica delle nostre imprese e dall’altro, mediante la promozione dell’agriturismo, preserva e promuove il patrimonio edile rurale».
Chi in passato ha abusato delle opportunità offerte dal Psr per realizzare agriturismi farlocchi o poco rispettosi delle regole o ancora è in grado di offrire solo servizi di qualità scadente è bene che drizzi le orecchie. «L’agriturismo – sottolinea Musumeci – piace se è vario, originale, rispettoso del contesto ambientale e culturale. Per questo ho disposto che nei prossimi giorni il personale della Regione vada in giro nelle aziende agrituristiche per accertare casi di abusivismo e di bassa qualità dei servizi. La ricreazione è finita anche per gli speculatori».
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