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Nascono le foreste idroponiche: coltivazioni “fuori suolo”
di Annalisa Ciprì

Edifici prefabbricati costruiti in un centro di ricerca agricola che potrebbero svolgere un ruolo significativo nel combattere il cambiamento climatico aiutando la riforestazione dei paesi.

Si tratta di un allestimento verticale che permette agli alberi di diventare più alti e 6 volte più velocemente di quanto potrebbero fare in natura, processo che al momento è stato ridotto a soli 90 giorni.

La Scozia è stata la prima ad avere testato questo edificio prefabbricato, costruito in un centro di ricerca agricola vicino a Dundee. “Cubo trasparente” che è una vera e propria macchina per la crescita. Qui le piante vengono coltivate al chiuso in condizioni super controllate. Il tipo di luce, temperatura, umidità e nutrimento possono essere personalizzati per ogni singola pianta, molto più che in una serra. I ricercatori usano dei robot per nutrire le piante e lo spettro luminoso che le fa brillare è regolato per fornire la giusta quantità di luce di cui hanno bisogno.

Il complesso attuale copre un’area abbastanza piccola: appena 42 metri quadrati ma in questo spazio relativamente esiguo, la fabbrica di alberi scozzese è in grado di ospitare otto torri idroponiche, ciascuna delle quali contiene 52 ripiani.

Un progetto simile è stato realizzato in Corea del Sud, con le cosiddette “torri di foreste“, delle vere e proprie città galleggianti per promuovere stili di vita urbani più sostenibili e adatti a fronteggiare le sfide climatiche, nel rispetto del pianeta.

La coltivazione “fuori suolo” presenta come si potrebbe immaginare degli evidenti vantaggi, dove per esempio il substrato non è in condizione di far crescere la coltura in modo ottimale, in roccia o terreni eccessivamente sabbiosi. Inoltre, in coltivazioni come queste, l’utilizzo di acqua è sicuramente minore ottenendo comunque il medesimo risultato. Da non sottovalutare l’aspetto ambientale visto che l’utilizzo dei fertilizzanti è mirato e non ci sono dispersioni nel terreno, non vengono utilizzati diserbanti e l’utilizzo di antiparassitari è decisamente ridotto.

Ci sono svantaggi? 

Sembrerebbe che la crescita molto veloce delle colture idroponiche non darebbe agli alberi il tempo di indurirsi, mettendoli alla mercé del vento. Per questo si è trovato il modo di rallentare la crescita, garantendo che gli alberelli siano più maturi quando vengono piantati.

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