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Imprese per la Gola: business e solidarietà a tavola. La ricetta di Mussomeli CLICCA PER IL VIDEO
di Roberta Mannino

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Come si può vivere e visitare la Sicilia in modo da avere un’esperienza unica e contagiosa? La risposta è una sola: puntare sull’ospitalità, lo spirito solidale e sulla qualità. Esperienze preziose e tipiche del territorio che ci portano direttamente verso l’ultima tappa del nostro viaggio: a Mussomeli.

Nella terza puntata dello show cooking “Imprese per la Gola”, format originale per la web tv che potete vedere in esclusiva su ilSicilia.it, Siciliarurale.eu e Siciliammare.it, parte di un progetto di Confapi Sicilia– Confederazione italiana della piccola e media industria privata- cofinanziato dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana – , arriviamo a Mussomeli, città del nisseno, patria di significative tradizioni culinarie ed enogastronomiche.

Il titolo scelto per questo terzo appuntamento è “LIFE IN SICILY: spirito solidale, mangiar sano, coltivazioni biologiche”. Se è vero che negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso il cibo genuino e le coltivazioni biologiche, l’aspetto che lega lo sviluppo di un territorio a una visione di business solidale, può apparire, ancora oggi agli occhi di molti, abbastanza curioso. Eppure, proprio a Mussomeli, abbiamo incontrato Danny McCubbin, food youtuber e titolare del progetto di cucina solidale “Good Kitchen”. Dall’Australia si è trasferito in Sicilia per promuovere la tradizione culinaria siciliana sia ai turisti che ai nuovi concittadini. La sua cucina a base di prodotti del territorio, ha un sapore diverso. E’ “buona” in tutti i sensi e per tutti i sensi. I suoi piatti, pensati e dedicati a chi ne ha bisogno, sono uno strumento che offre loro un’ opportunità nella vita. In questo spazio a misura di comunità, l’economia gira attorno alle persone. Sono loro a offrire i propri  prodotti e sono loro i protagonisti di una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare. In che modo? Recuperando, ad esempio, il cibo buono ma “imperfetto” che verrebbe ingiustamente buttato dai mercati e utilizzato per preparare pasti per molte persone.

Accanto a una cucina solidale, a Mussomeli abbiamo trovato anche una cucina “stellata”, quella proposta dallo chef Pietro D’Agostino. Per i suoi piatti, ha scelto un’ eccellenza indiscussa del territorio mussomelese: l’agnello che ha interpretato in maniera originale e in tre cotture. Per il primo piatto, troviamo costolette di agnello arrosto, con un zuppetta di lenticchie di Villalba e alla brace con foglie di limone. Per la prima preparazione sono state preparate le salse alla barbabietola, alla zucca, al peperone, allo zafferano e al finocchietto selvatico a cui è stata aggiunta una salsa d’agnello. Su questo letto è stato adagiato il pregiato agnello di Mussomeli arrosto arricchito con la senape in grani e del pane aromatizzato con pistacchio di Raffadali. A completare i piatto, il carciofo di Menfi, zucca e cipolletta. Un tripudio di colori, di stagionalità e di territorio siciliano. La seconda proposta accompagna a una zuppa di lenticchie dei cubetti di coscia di agnello salati e pepati e marinati al Marsala con germogli e olio aromatizzato alla maggiorana. Infine, per la terza versione, abbiamo una polpettina di agnello alla brace avvolta con foglie di limone siciliano biologico.  Tre piatti “effetto wow” a prova di Guida Michelin. Tra gli ospiti del gran finale di Imprese per la Gola infatti, anche due esperti di enogastronomia che hanno fatto una piccola irruzione nella cucina di chef D’Agostino!

A preparare il dolce, la cassata siciliana, un pasticcere prestigioso: Giuseppe Sparacello. Le sue “dolcezze” di successo, apprezzate in tutto il mondo, sono arrivate anche al tavolo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel 2018 gli ha conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Sparacello, ha svelato i segreti della regina della pasticceria siciliana. Una ricetta semplice fatta con pan di spagna, ricotta di pecora, scacchi marzapane al pistacchio, glassa, decorata e la tipica frutta candita. Un capolavoro che omaggia la Sicilia, un dolce classico intramontabile.

Nell’ultima puntata di Imprese per la Gola, abbiamo trovato tanti spunti, tante storie diverse, tante eccellenza accomunate dall’amore per il territorio, per la Sicilia. Mussomeli è un concentrato di eccellenze, di arte culinaria e  rappresenta anche un modello di società solidale in cui si vive bene. A ribadirlo, anche questa volta i numerosi ospiti che hanno degustato le pietanze proposte dai tre chef. In questo luogo, si sviluppano opportunità e stili di vita e ciascuno trova un proprio spazio. Ci sono biscotti vegani artistici che omaggiano il borgo e aprono nuove prospettive. Qui, prodotti genuini e semplici diventano materie prime per ricette stellate e raffinate. Dalle carni ai formaggi come la ricotta, il pecorino fresco o stagionato a Mussomeli qualità e gusto sono le caratteristiche fondamentali in un’ ottica di valorizzazione del territorio e di sviluppo del turismo enogastronomico. A partire dai prodotti e soprattutto dalle persone che, con passione, si impegnano per la promozione del Made in Sicily, si strutturano percorsi dei sapori e delle tradizioni, sagre, degustazioni che attraggono ogni anno migliaia di visitatori incantati dalla bellezza di questa Sicilia. Una Sicilia che sa fare impresa e scommette su sé stessa e sui siciliani. Sono loro a contribuire alla crescita economica, con uno sguardo attento alla propria terra ma anche al mercato nazionale e internazionale. Il brand del Made in Sicily torna dunque prepotente nelle evidenti storie di successo che prendono forma anche qui, a Mussomeli ,dove troviamo il meglio che il territorio siciliano riesce a esprimere tra paesaggi incantati ed enogastronomia.

Un binomio molto apprezzato da valorizzare con maggiore determinazione. A ribadirlo, gli ambasciatori per l’internazionalizzazione di Confapi Sicilia.

Londra ad esempio, la Sicilia enogastronomica, ormai da tempo, primeggia nelle fiere a tema che rappresentano un momento di festa sia per i tanti italiani che si trovano in Inghilterra, sia per gli stessi inglesi. A proposito di abitudini alimentari e di stili di vita che cambiano, un luogo comune vuole che, a Londra, il cibo sia poco sano o comunque meno sano rispetto a quello italiano. Che ci sia o meno un fondo di verità o che si tratti solo di un pregiudizio, il governo inglese ha di recente promosso una scelta di comunicazione precisa che riguarda il cibo e i suoi  valori nutrizionali. Una piccola evoluzione normativa che, dal 2021 obbliga le aziende con più di 250 impiegati a specificare il contenuto calorico della pietanza servita anche nelle mense e che vuole sensibilizzare le  persone a un’alimentazione più sana e attenta.

Una storia diversa riguarda Norvegia e Svezia dove, la cultura salutista e vegana hanno una storia ben radicata. Una realtà molto importante che ben accoglie quei prodotti siciliani ottenuti con materie prime autoctone e di qualità che dunque, nel mercato svedese e norvegese, possono trovare uno sbocco importante.

L’Ungheria, con la capitale Budapest, si colloca a metà. Se è vero che la cucina tradizionale ungherese è una cucina piuttosto grassa e pesante, con la caduta del Muro di Berlino, anche le abitudini alimentari hanno conosciuto un’evoluzione significativa cosicché, anche grazie all’aumento dei flussi turistici e un’educazione alimentare in crescita, sempre più ristoranti ungheresi seguono un orientamento che schiaccia l’occhio alla dieta mediterranea. Così, anche se a Budapest non troverete forse con facilità la tradizionale cassata siciliana, non avrete difficoltà a deliziare il vostro palato con le cassatine fatte con latte di mucca o anche in importate direttamente dalla Sicilia già surgelate.

L’impulso per la cucina sana si fa sentire anche in Argentina dove comunque la carne resta saldamente in testa alla classifica dei cibi preferiti sia dagli argentini che dai consumatori stranieri seguito dal delizioso “dulche de leche”, uno dei dessert tipici. E proprio l’Argentina ha un legame particolare con Mussomeli. Il Comune ha avviato delle interlocuzioni con i centri di ricerca, con le università e con l’associazione degli imprenditori argentini che verranno ospitati proprio a Mussomeli, nel mese di luglio. Iniziative concrete insomma, per creare occasioni di confronto, di scambio per le piccole e medie imprese affinché possano rispondere al meglio alle esigenze di mercati diversi.

Le occasioni per le piccole e medie imprese per affermarsi ed espandersi nei mercati internazionali, grazie anche al ruolo di Confapi Sicilia che crea legami e sviluppa linee di comunicazione sul territorio, sono tante. La sfida, è quella di puntare sulle risorse della Sicilia, sulle potenzialità espresse dal capitale umano e imprenditoriale che è in grado di offrire e intercettare le esigenze dei diversi mercati a partire dal Made in Sicily.

 

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https://www.ilsicilia.it/

http://www.siciliarurale.eu/

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