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I panificatori dicono no all’utilizzo della polvere di grillo
di Annalisa Ciprì

Dal 24 Gennaio in Europa è arrivata la farina di Acheta domesticus (grillo domestico), immersa sul mercato per la produzione di pane e pasta.

Si parla di una polvere sgrassata, ottenuta dalla lavorazione di grilli essiccati e tritati. Può essere utilizzata in moltissimi alimenti, dalla pasta al pane, dalle salse e addirittura come prodotto sostitutivo della carne. Sicuramente una decisione importante per il mondo europeo che, per cibo e cultura, ci avvicina al mercato Occidentale e a quello Orientale.

Ma non tutti sono d’accordo!

I panificatori si rifiutano di utilizzare farine non “tradizionali”. Secondo la normativa vigente (articolo 14 della legge n. 580 del 4 luglio 1967) il pane deve essere prodotto esclusivamente con farina di grano, acqua e lievito.

Inoltre, i panificatori ritengono che ormai da anni ci sia un attacco alle eccellenze gastronomiche italiane, da parte dei potentati economici esteri.

Per questo motivo secondo Assipanè arrivato il momento che il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste si rechi di nuovo a Bruxelles“.

Tutelare il buon pane fresco artigianale italiano, e siciliano in particolare, ricco di storia e tradizione“. È chiara la posizione di Assipan Confcommercio in merito al Regolamento di esecuzione 2023/5 della Commissione europea.

In gioco – dicono i panificatori non c’è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza di migliaia d’imprese di tutte le filiere alimentari nazionali“.

La tradizione panaria italiana e a maggior ragione quella siciliana poggia le sue radici sulle farine che vengono utilizzate. La farina di grano con il lievito madre ha dei risultati ben precisi e non possono essere sostituiti. Con la farina di insetti non sarebbe la stessa cosa.

Inoltre – spiega Giusi La Cava, presidente di Assipan Confcommercio Catanianon possiamo introdurre farine provenienti dal mondo animale in un campo unicamente vegetale, come quello della panificazione che, da millenni, fonda orgogliosamente la sua cultura esclusivamente sulla terra“.

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