Sicilia Rurale

Grani antichi, tavola rotonda di Simenza per fare chiarezza sul comparto

(di Angela Sciortino) È un vero boom quello del mercato dei grani antichi: prima quasi clandestina la loro produzione e la loro trasformazione, oggi apertamente dichiarata ed evidenziata in etichetta. Molto apprezzati da consumatori raffinati ed esigenti (spesso anche incapaci di riconoscerli), ma spesso anche molto abusati. Visto che la limitatezza della quantità di grani antichi e dei loro derivati (farina e semole) difficilmente giustificherebbe la gran quantità di pizze, pani e biscotti smerciati indicando sui menù o in etichetta i nomi di grani (duro e tenero) più o meno conosciuti.

Un’occasione per fare chiarezza nel complesso mondo dei cosiddetti grani antichi è fornita da Simenza – Cumpagnia siciliana sementi contadine, che il prossimo 11 maggio a Caltanissetta presso l’agriturismo Torrettella ha organizzato un’intera giornata (dalle 10 alle 17) di confronto e di approfondimento con esperti del comparto.

La giornata intitolata “Aspetti normativi della filiera dei grani antichi siciliani: dal seme all’etichetta” dopo i saluti di Giuseppe Li Rosi, presidente di Simenza, Corrado Vigo, presidente della Federazione regionale degli Ordini dei dottori agronomi e forestali della Sicilia e di Giacomo Gagliano, Direttore dell’Icqrf Sicilia (la vecchia repressione frodi del ministero agricoltura), condotta in forma di tavola rotonda e moderata da Giovanni Dara Guccione del Crea (Centro di ricerca Politiche e Bio-economia), prevede l’introduzione di Paolo Guarnaccia, docente dell’Università di Catania.

Nel corso della tavola rotonda sono previsti gli interventi di numerosi esperti ed operatori della filiera. Da chi si occupa della ricerca come Claudia Miceli e Massimo Palumbo del Crea e Carmelo Nicotra, Nello Blangiforti della Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, Umberto Anastasi dell’Università di Catania, Aldo Todaro e Dario Giambalvo dell’Università di Palermo a chi si occupa della trasformazione come Tano Sammartino del Molino Crisafulli. Il quadro della situazione si completa con Rosario D’Anna del Servizio Fitosanitario Regionale, Lorenzo Lafisca dell’Icqrf Sicilia e Vincenzo Castronovo, Comandante del Centro anticrimine natura dei Carabinieri di Agrigento, tutte istituzioni che, ciascuno nel proprio ambito, hanno in pratica il compito di controllare le produzioni al fine di sventare frodi e sanzionare illeciti.

I posti sono limitati per cui è obbligatoria la prenotazione da effettuare via mail (info@simenza.bio) fino alle ore 12 di mercoledì 9 maggio. Si paga solo il costo del pranzo in agriturismo (15 Euro per i soci di Simenza,  20 Euro per i non soci).

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