Privacy Policy
Home / Agroalimentare / Distretti del cibo. Il Gal Madonie punta a costituirne uno nel cuore della Sicilia

Distretti del cibo. Il Gal Madonie punta a costituirne uno nel cuore della Sicilia
di Angela Sciortino

(di Redazione) Il Gal Madonie si prepara a partecipare alla grande scommessa dei Distretti del cibo siciliani. Questo nuovo strumento messa in campo dal ministero delle Politiche Agricole (Maurizio Martina ministro) e dall’Assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera che ha di recente firmato il decreto con i criteri per il riconoscimento interessa, e non poco, le compagini dei Gruppi di Azione Locale.

L’argomento è stato oggetto di riflessione nell’assemblea del Gal che si è svolta lo scorso 14 febbraio nell’aula consiliare del Comune di Castellana Sicula. La volontà unanime di tutti i soci presenti è quella di non farsi trovare impreparati di fronte a questa nuova opportunità.

«ll Gal Isc Madonie, sia come struttura sia come partenariato – afferma il presidente Santo Inguaggiato  è pronto per questa nuova sfida nella quale cogliere tutte le opportunità di promozione del territorio e delle sue produzioni. Organizzeremo incontri per approfondire i termini del provvedimento e rendere protagonisti gli operatori incrociando altri strumenti già attivi o disponibili».

Ai Distretti del Cibo l’assessorato dell’agricoltura attribuisce un ruolo strategico per promuovere lo sviluppo territoriale e salvaguardare il paesaggio rurale, per favorire l’integrazione tra le diverse attività agricole e agroalimentari di qualità anche favorendo l’aggregazione delle filiere agroalimentari con imprese di altre filiere produttive. Si tratta di uno strumento nuovo che punta sulle produzioni di qualità, ma non solo a quelle che certificate a Doc, Igt, Dop, Igp.

Ogni Distretto del cibo dovrà operare nell’ambito di uno o più processi produttivi di cui alle filiere produttive elencate nel decreto tra le quali c’è quella agrumicola, cerealicola, della frutta secca, delle piante officinali, olivicola, mielicola, delle carni, dei formaggi e tante altre. 

Com’è noto, potranno costituirsi in “Distretto” gli imprenditori agricoli, singoli o associati, le imprese che operano nel settore agricolo e agroalimentare, le società cooperative, le organizzazioni di produttori, associazioni di categoria, imprese del settore ittico e della pesca, imprese che operano nel settore della ricettività turistica, organizzazioni che operano nel settore della promozione del territorio ai fini della valorizzazione del patrimonio monumentale, naturale e paesaggistico, Gruppi di Azione Locale ed enti pubblici. Dopo che gli attori avranno sottoscritto un “Accordo di Distretto” finalizzato a rafforzare la promozione, la sostenibilità ambientale e la crescita socio economica dell’intera area territoriale, l’Assessorato Agricoltura siciliano procederà al riconoscimento e successivamente alla loro comunicazione al Ministero delle Politiche agricole. Solo dopo l’inserimento nel Registro nazionale dei Distretti del Cibo per ciascun sodalizio potrà accedere, attraverso bandi, al finanziamento, con fondi statali, di progetti di valorizzazione dei territori.

© Riproduzione Riservata

Sviluppato, Gestito ed ottimizzato da Coffice s.r.l.