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Dissesto idrogeologico, Raccuja: via libera al progetto per contrade San Nicolò e Fossochiodo
di Roberta Mannino

Dopo trent’anni di attesa, a Raccuja, nel Messinese, diventa finalmente realtà il consolidamento dell’abitato delle due frazioni di San Nicolò-Carrovetta e di Fossochiodo. L’intervento è stato programmato dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

 

È stata infatti aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva, passaggio indispensabile per i lavori veri e propri che partiranno nei prossimi mesi e che possono già contare su un finanziamento di 1,8 milioni di euro. Dopo decenni di lungaggini e ritardi, con il completamento di queste procedure grazie agli Uffici diretti da Maurizio Croce, viene così invertita la rotta rispetto al passato. A eseguire i rilievi e le indagini geologiche, in virtù di un ribasso del 47,5 per cento, sarà la Akwa Engineering srl di Palermo.

 

L’obiettivo è quello di eliminare definitivamente il susseguirsi di frane e smottamenti che hanno interessato le due frazioni. È per questo che vanno individuati gli interventi più idonei per ripristinare la piena e sicura fruibilità ai due versanti che hanno un grado di acclività compreso tra il 50 e il 70 per cento e la più alta classificazione di rischio.

 

Tra le cause principali dei fenomeni di dissesto, l’inefficace regimentazione delle acque superficiali che, in particolare nella stagione invernale, determina vari pericoli per i residenti e tutti i disagi dovuti alla impraticabilità delle arterie viarie. L’opera servirà anche a preservare dai movimenti franosi l’area che ospita la chiesa di San Nicolò del Fico, edificio di culto più antico di Raccuja e risalente al 1100.

 

Tra le soluzioni tecniche che al momento sembrano più indicate, un sistema di canalizzazione mediante caditoie e una paratia di pali tirantati oltre al ripristino delle sedi stradali.

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