Sicilia Rurale

Dalle Madonie ai Nebrodi, la Sicilia turistica va in fumo

La Sicilia anche quest’anno è una nelle mete turistiche più ambite. Nonostante la pandemia da covid-19, l’isola è anche quest’anno invasa da turisti di tutto il mondo che preferiscono passare qui le loro vacanze. Eppure, quelle stesse mete invidiate da tutto il mondo, quest’anno, ancora una volta, sono andate letteralmente in fumo.

Il mondo, l’Italia, la Sicilia, continuano a bruciare a causa del cambiamento climatico e della mano criminale dell’uomo che punta a distruggere ciò che di bello la nostra Gaia ci ha donato.

La Sicilia da settimane ormai è avvolta dalle fiamme, ettari ed ettari di terreno sono andati in fumo a causa dei numerosi incendi che hanno colpito l’isola.

Dalle Madonie ai Nebrodi, passando per le spiagge e i comuni costieri, tutto sta andando in fumo e con loro anche le mete turistiche che ogni anno attirano centinaia e centinaia di turisti.

Il Governo siciliano si sta muovendo, ha istituito lo stato d’emergenza per aiutare chi è stato colpito maggiormente. Eppure il fuoco non si ferma e il caldo record degli ultimi giorni non ha certamente aiutato.

Un danno non solo all’ambiente, che per molti anni non vedrà crescere vegetazione nei luoghi colpiti, ma anche per il turismo, perché una montagna bruciata, un campo annerito, i lidi distrutti dal fuoco, non sono mete che i turisti cercano dopo anni bui e cupi come quelli che stiamo vivendo.

Le bellezze della Sicilia vanno in fumo, bruciano e i sogni e i sacrifici di anni vengono distrutti da chi non riesce a comprendere l’importanza delle risorse che la nostra terra ci ha dato.

Lottiamo, urliamo, agiamo per fare in modo che la Sicilia non venga avvolta da quella oscurità causata dal fumo che rovina ogni anno una delle mete turistiche più ambite al mondo.

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