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Coronavirus: in aumento gli infortuni sul lavoro in agricoltura
di redazione siciliarurale

lavoro campi

Le denunce di infortunio da Covid-19 segnalate all’Inail fino al 21 aprile sono state 28.381. Il 2,5% di esse riguarda i lavoratori del settore agricolo, forestale e ittico”, lo dichiara Michelangelo Ingrassia, docente di Storia Contemporanea all’Università di Palermo e Direttore del Centro Documentazione e Studi Gaetano Pensabene, presentando lo studio “Primo Maggio 2020: contenere il contagio e prevenire gli infortuni nei campi, nei boschi, in mare!”.

Il dato è contenuto in un Report, pubblicato anche nella pagina Facebook della Uila Uil di Palermo, che partecipa alle attività del Centro Studi.

La pubblicazione, diffusa dal Centro Studi intitolato allo scomparso leader della Uila Uil Gaetano Pensabene, contiene un’analisi statistica degli infortuni nel settore Ateco agricolo forestale e ittico denunciati nel biennio 2018-2019 e fino al 31 marzo 2020.

Vuole essere uno strumento di consultazione che intende fornire spunti di riflessione e azione su di un tema come quello della salute e sicurezza sul lavoro, ora più che mai decisivo in questo Primo Maggio segnato dal Coronavirus”, commenta l’Avvocato Antonino Pensabene, Presidente del Centro Studi.

Gli infortuni, anche quelli mortali, nel settore agro-forestale e ittico a livello nazionale hanno avuto un incremento, anche se non pesante; tuttavia la numerosità degli infortuni raccomanda” – conclude Ingrassia – “che nella Fase 2 massima attenzione dovrà essere data nei luoghi di lavoro anche al rischio infortuni, oltre che al rischio contagi. Prevenzione e contenimento, soprattutto in ambito agro-forestale e ittico, valutato dall’Inail a basso rischio di contagio, devono operare in sinergia”.

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