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Contributi agricoli | Agrinsieme: prorogare i pagamenti o non punire i ritardi
di redazione siciliarurale

“In prossimità della scadenza del 16 luglio 2020, termine ultimo per il pagamento della prima rata dei contributi agricoli obbligatori a carico di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali dovuti per l’anno in corso, moltissimi operatori lamentano forti disagi legati all’espletamento delle pratiche; problematiche dovute, in particolare, ai ritardi nell’emanazione del decreto ministeriale recante i criteri per la definizione dei versamenti previdenziali, che hanno fatto slittare la predisposizione sul portale INPS dei modelli F24 con causale LAA (lavoratori agricoli autonomi) per i pagamenti”. Lo sottolinea Agrinsieme, coordinamento di oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane aderenti a Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che ha scritto alle istituzioni competenti per chiedere una proroga del suddetto termine.

La ristrettezza delle tempistiche – spiegano a Agrinsieme  – unita a problematiche di carattere tecnico, come ripetute interruzioni di servizio del sistema, sta creando difficoltà nei processi legati al controllo e alla stampa del modello necessario alla predisposizione della prima rata dei contributi“.

Da più parti del Paese, inoltre, ci giungono segnalazioni di ulteriori disservizi legati alla stampa dei documenti necessari e al conseguente invio al pagamento entro il termine del 16 luglio, a causa dell’enorme afflusso di utenti all’interno del portale, anch’esso dovuto ai ritardi nell’emanazione del decreto ministeriale“, aggiunge il comunicato del coordinamento.

Alla luce di quanto esposto, riteniamo di grande importanza accordare una congrua proroga, così da permettere alle nostre sedi di effettuare gli adempimenti previdenziali e contributivi previsti senza dover gravare in modo oneroso sulle aziende – reclama Agrinsieme – Nell’impossibilità di arrivare a una soluzione di questo tipo, chiediamo in subordine di non applicare sanzioni in caso di ritardo nei pagamenti“,

 

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