Sicilia Rurale

Biologico, Copagri: “Comparto in crescita da ormai 20 anni; attenzionare differenziale tra crescita produzione e consumi”

“Il paradigma dell’agricoltura biologica, comparto in continua e costante crescita da ormai vent’anni in termini di produzione, di superfici coltivate e di mercato, incarna perfettamente quelli che sono i più recenti orientamenti comunitari in materia di sostenibilità; dobbiamo però interrogarci sul differenziale che si sta venendo a creare tra l’aumento delle coltivazioni e degli allevamenti biologici e la crescita dei consumi, che mantengono un tasso differente e più ridotto, con il concreto rischio nel lungo periodo di ripercuotersi sul mercato”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo al convegno inaugurale della Fiera del Biologico B/Open, dedicato al tema “PNRR, filiera agroalimentare sostenibile e biologico: politiche e strategie di sviluppo”, concluso dall’intervento del Sottosegretario del Mipaaf Francesco Battistoni.

 

 

 

“Per tale ragione – ha osservato Verrascina – dal lato della produzione, diventa fondamentale approfittare delle grandi possibilità offerte dal PNRR, con il quale viene destinato al biologico il 25% circa dei fondi per i contratti di filiera e di distretto, puntando su interventi strutturali che vadano a privilegiare la realizzazione di accordi di filiera e l’aggregazione attraverso le OP, nella logica di accordi interprofessionali con la GDO e con i mercati all’ingrosso; parallelamente bisognerà continuare a investire sulla ricerca, con il fine ultimo di promuovere l’economia circolare, ridurre l’impatto ambientale e contrastare il climate change”.

 

“Sul versante dei consumi, invece, servirà un forte impegno per comunicare e trasmettere il valore aggiunto della produzione biologica, che è garantita da un sistema di controlli uniforme in tutto il continente comunitario; il duplice obiettivo di una simile azione, oltre all’auspicabile incremento dei consumi, sarà quello di mandare ai consumatori un messaggio comune a tutta l’agricoltura, ovvero che il garantimento della qualità, della sicurezza alimentare e della genuinità comporta costi ben precisi”, ha continuato Verrascina.

 

“È evidente che tali azioni non dovranno andare a demonizzare l’agricoltura convenzionale, che da tanti anni lavora duramente per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, facendo registrare continui passi avanti verso una gestione più sostenibile e compatibile con la tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori”, ha concluso il presidente della Copagri.

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