L’accordo raggiunto dal premier Mario Draghi con il presidente turco Erdogan per la ripresa del passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero è importante per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione e risentono quindi in maniera devastante dall’aumento dei prezzi dei cereali causato dalla guerra, ma anche per ridurre l’inflazione in quelli ricchi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati del vertice ad Ankara con l’intesa per assicurare i traffici commerciali ed evitare la fame nel mondo, soprattutto in Africa. L’inevitabile indebolimento della produzione agricola ucraina e la paralisi dei porti del Mar Nero hanno sottratto – rileva Coldiretti – un bacino cruciale per l’approvvigionamento alimentare di vaste aree…