(di Angela Sciortino) Ormai gran parte dei prodotti agroalimentari vengono venduti nel Gdo (grande distribuzione organizzata). Non è certo un bene, visto che in questo modo si è creato un oligopolio difficile da smantellare dove il peso contrattuale dei produttori-fornitori è decisamente scarso. Ma è sicuramente il canale più ambito (e spesso l’unico) a cui i produttori, soprattutto quelli dell’ortofrutta di dimensioni medio-grandi devono rivolgersi. Anche se troppo spesso devono soggiacere a condizioni capestro, pagamenti lenti e prezzi stracciati imposti in occasione di campagne promozionali che non corrispondono sempre ai picchi produttivi. Per chi volesse saperne di più su come diventare fornitori della Gdo c’è in programma un seminario a Ragusa il prossimo 16 febbraio. L’incontro specialistico sulla tematica del marketing orientato alla Gdo, accompagnato…