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Agroalimentare, ok della Camera contro le aste a doppio ribasso
di Angela Sciortino

aste doppio ribasso

(di Redazione) La Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge che introduce il divieto di aste a doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.

Le aste a doppio ribasso sono state più volte indicate dai produttori come forme di concorrenza sleale perché travalicano le logiche di concorrenza, imponendo prezzi che nulla hanno a che vedere con il mercato. Si tratta di attività distorsive del mercato che ledono la dignità dei produttori agricoli e minano la stabilità dei loro redditi. Possibili finora per legge sono messe in atto dalla grande distribuzione organizzata che sfrutta la frammentazione e la debolezza lunga la filiera dei produttori agricoli e consente, in pratica, le vendite sottocosto. 

Ma in cosa consiste e come si realizza questa forma di concorrenza sleale? Il meccanismo si realizza online: i colossi della Gdo chiedono agli agricoltori un’offerta di vendita per i prodotti agricoli; una volta raccolte le proposte, viene indetta una seconda gara che usa come base di partenza l’offerta più bassa. In questo modo le aziende agricole interessate vengono incitate ad abbassare sempre di più i costi di produzione, cosa che incide sulla qualità dei prodotti aumentando lo sfruttamento dei lavoratori.aste doppio ribasso

Il meccanismo delle aste a doppio ribasso non danneggia solo i produttori agricoli. Alla lunga rischia di incidere negativamente anche sul mondo del consumo. A furia di abbassare i prezzi di vendita, infatti, gli agricoltori sono spinti a comprimere sempre di più i costi di produzione. Così facendo mettono a rischio la qualità ma anche gli elevati standard sanitari che dovrebbero essere garantiti ai consumatori.

Cia-Agricoltori Italiani si augura in tempi brevi l’approvazione della legge, introducendo eventuali elementi migliorativi in Senato. «Questo provvedimento – si legge nella nota della Cia nazionale – è molto importante anche in previsione del percorso di recepimento della direttiva europea sulle pratiche commerciali sleali, che deve essere effettuato non più tardi del 1° maggio 2021».

«Si tratta di una grande vittoria per le decine di migliaia di braccianti, agricoltori e altri attori della filiera agricola», dichiara in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao. «È stato un vero e proprio gioco di squadra targato M5S – continua Corrao – se consideriamo che grazie a un mio emendamento il Parlamento europeo aveva espresso la propria posizione sulla doppia asta a doppio ribasso. Posizione poi “calmierata” nel testo della direttiva Ue 633 del 17 aprile 2019 a seguito dei negoziati con la Commissione e il Consiglio». 

Importante novità è rappresentata dall’articolo 5 della Direttiva Ue che prevede, tra l’altro, l’introduzione di agevolazioni fiscali e sistemi premianti per le imprese dei settori agricolo e agroalimentare. «In fase di trilogo – dichiara l’europarlamentare – le lobby della grande distribuzione erano riuscite ad annacquare la posizione del Parlamento europeo e l’emendamento sulle aste a doppio ribasso, ma siamo comunque riusciti a rappresentare gli interessi di braccianti, agricoltori e produttori della filiera agroalimentare. Questo traguardo appartiene a tutte le vittime del caporalato e agli agricoltori e produttori agroalimentari italiani che hanno subìto la prepotenza della gdo e del disinteresse istituzionale».

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